Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare e resta agli arresti domiciliari nella casa di famiglia a Lenno Cèlia Wuttke, la 20enne belga che era al volante del motoscafo che il 25 giugno scorso a Tremezzina ha travolto un’altra imbarcazione. Un incidente costato la vita a Luca Fusi, 22enne di Guanzate.
L’avvocato della giovane, Massimo Schipilliti, aveva chiesto la revoca dei domiciliari o, in subordine, la sostituzione con una misura come l’obbligo di firma. Istanza respinta perché, secondo il Riesame, sarebbero ancora sussistenti sia il rischio di reiterazione del reato vista «l’indole particolarmente imprudente dell’indagata», sia quello legato all’inquinamento probatorio. La difesa valuterà ora se presentare una nuova istanza direttamente in Tribunale a Como.
L’inchiesta
L’indagine sul tragico incidente nautico di Tremezzina è coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan. La 20enne belga è accusata di omicidio colposo. Nell’interrogatorio aveva detto di non aver visto il motoscafo con a bordo Luca Fusi e due amici perché la punta della sua imbarcazione era alta e nascondeva la visuale. Inoltre la musica ad alto volume le aveva impedito di sentire le urla dei ragazzi italiani, ma anche quelle dell’amico belga che stava facendo sci nautico al momento dell’incidente e avrebbe visto lo scafo dei ragazzi italiani.