Aumenta le preoccupazione legata all’uso del green pass: la “via italiana” per l’adozione del pass sanitario, che almeno inizialmente sembrava meno dura, si sta invece avvicinando sempre più a quella stringente del modello francese, potrebbe infatti essere necessario per entrare in tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento; nel caso qualcuno non lo avesse scatterebbero anche le multe: 5 giorni di chiusura per i gestori e 400 euro per i clienti sprovvisti di certificazione verde, ridotti a 260 se la contravvenzione viene pagata entro il quinto giorno. Queste misure rientrerebbero nel prossimo decreto Covid con le nuove disposizioni di contenimento a cui il governo sta lavorando, con la riunione della cabina di regia politica prevista all’inizio di settimana prossima. L’uso “più largo possibile” del green pass eviterà –secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza- di richiudere bar, ristoranti, piscine, palestre, stadi, cinema, teatri. Il certificato sanitario potrebbe essere necessario proprio per poter frequentare questi luoghi, ma anche per salire su treni, aerei e navi, andare in discoteca —se e quando riapriranno— e fare shopping in un centro commerciale.
Spata: “Incentivante a vaccinarsi”
Per Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como, riguardo all’ipotesi di adottare il green pass anche nella quotidianità aveva commentato: “Può essere un incentivante a vaccinarsi vista la resistenza di un po’ di persone anche tra i miei pazienti. Se vogliamo bloccare la diffusione di varianti o l’arrivo di nuove, se vogliamo raggiungere l’immunità di gregge –sottolinea Spata- il green pass e le vaccinazioni sono fondamentali” sottolinea Spata.
Elli: “Non siamo d’accordo. Va bene come stimolo per le vaccinazioni”
Dal punto di vista dei ristoratori, arriva alla stessa lettura Mauro Elli, vicepresidente Fipe –la Federazione dei pubblici esercizi- di Confcommercio Como: “Se la Sanità ha deciso che le vaccinazioni sono la strada per uscire dalla pandemia è giusto percorrerla. Non siamo d’accordo con il metodo francese, ma se il green pass vuole essere uno strumento per stimolare le persone a vaccinarsi allora va bene”, conclude senza troppi giri di parole.