Stava accudendo i lama di un’azienda agricola. La sua morte, inizialmente, sembrava conseguenza di un malore. Ma l’autopsia avrebbe rivelato tutt’altra dinamica. Mauro Capicchioni, 64enne di Carate Urio, sarebbe stato aggredito da uno dei lama che stava curando.
All’inizio si pensava a un malore
L’ipotesi del malore, come detto, all’inizio sembrava la più probabile, ma sugli arti dell’uomo erano stati trovati segni compatibili con un morso. Che, tuttavia, sarebbero potuti essere anche postumi rispetto al decesso. L’autopsia, effettuata nei giorni scorsi, avrebbe invece rivelato importanti traumi al torace , forse successivi a un forte colpo. Motivo che ha orientato l’indagine – aperta ora per omicidio colposo – su una possibile aggressione all’interno del recinto da parte del lama. Il fatto risale al 2 luglio.
L’avvocato: “Chiediamo chiarezza”
L’uomo – che operava nell’azienda agricola Venter di Montano Lucino, tanto che la vicenda è stata inquadrata come infortunio sul lavoro – tra le 9 e le 12 della mattina si sarebbe avvicinato al recinto che ospita i lama per le incombenze quotidiane. L’aggressione potrebbe essere avvenuta in questo momento. Ad accorgersi dell’accaduto sarebbe stato uno dei titolari dell’azienda agricola il giorno successivo. A Montano Lucino sono arrivati i carabinieri della stazione di Lurate Caccivio che hanno rilevato l’accaduto e segnalato il decesso alla procura della repubblica di Como. Il magistrato di turno, Simona De Salvo, ha disposto l’autopsia. “Chiediamo solamente venga fatta chiarezza su quanto accaduto nel recinto”, spiega l’avvocato Pierpaolo Livio, che cura gli interessi del fratello della vittima. “Sono in corso le valutazioni sulla causa della morte che sono d’obbligo – replica Claudio Ghislanzoni, avvocato dell’azienda agricola di Montano Lucino – All’inizio pareva trattarsi di un decesso per cause naturali, ma attendiamo le risposte definitive dall’esame autoptico”.