La concentrazione dei lavori stradali di Como – che da lunedì diventerà quasi un cantiere a cielo aperto – diventa un caso politico.
I lavori vanno fatti, questo è chiaro. Ma – secondo il Partito Democratico di Como – manca una programmazione. Una critica evidentemente indirizzata a chi detiene la delega alla viabilità, l’assessore Pierangelo Gervasoni.
“Como Nord e i quartieri rischiano la tempesta viabilistica perfetta, a pagarne le spese saranno frontalieri e cittadini” spiegano Tommaso Legnani e Barbara Cereghetti, segretario cittadino del Pd di Como e del Circolo Pd Como Nord.
“Abbiamo visto i disagi creati ieri mattina in via Borgovico da alcuni lavori preliminari. Non osiamo immaginare cosa potrà succedere quando il cantiere sarà nel vivo e chi si deve spostare verso la Svizzera sarà costretto a un girone tra via Bixio e via Bellinzona. Ovviamente, l’autostrada verso la Svizzera è ancora a una corsia, nonostante l’alto scorrimento. La ricetta per il disastro – proseguono i due esponenti dem – è però data dalla concomitanza con il piano asfalti che prevede altri rallentamenti come in via XXVII maggio e via San Giacomo, due alternative molto usate dai comaschi per evitare alle colonne già giornaliere”
Quindi, l’affondo politico. “Il Comune di Como per adesso ha dimostrato la solita scarsa capacità di programmazione. Speriamo solo che ora sia in grado di risolvere la situazione prima che sia il caos”.