Dai viaggi ai pasti al ristorante: spese rimborsate di natura varia e, secondo l’accusa, non legate all’attività di rappresentanza politica. E’ questo l’assunto alla base dell’inchiesta “Rimborsopoli”, che ha coinvolto diversi esponenti ed ex esponenti del consiglio regionale della Lombardia. In primo grado i giudici avevano condannato la quasi totalità dei politici finiti in aula, 52 su 57. L’accusa era di peculato, per il presunto uso indebito dei fondi destinati ai gruppi consiliari regionali. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2008 e il 2012.
I comaschi coinvolti
Tra i politici coinvolti anche i comaschi Gianluca Rinaldin, Luca Gaffuri e Giorgio Pozzi. Per Rinaldin la Corte d’Appello di Milano ieri ha rideterminato la pena in 2 anni 6 mesi e 20 giorni. Uno sconto di poco più di 2 mesi rispetto a quanto stabilito dai giudici di primo grado. Sconto di pena – un mese – anche per Luca Gaffuri, 1 anno e 5 mesi. Confermata infine la condanna per Giorgio Pozzi a 1 anno e 6 mesi.