Tre anni di attività e progetti, dal 2019 al 2021. Il bilancio della Fondazione Volta per il triennio di presidenza di Luca Levrini (ormai a fine mandato) si compone di tante iniziative che hanno promosso la cultura del territorio lariano, intrecciando il patrimonio storico con i valori del futuro.
“Più volte ho voluto definire Fondazione Volta una serra, un luogo in cui le diverse realtà culturali hanno trovato un ambiente dove crescere insieme in modo condiviso e efficiente per il territorio” ha detto Luca Levrini, presidente della Fondazione. Ma nel cassetto della Fondazione, come spiegato dal presidente, ci sono ancora molte idee per il futuro della città. Tra queste, “Univercomo” per promuovere l’istruzione di alto livello, e poi la creazione di un corridoio culturale che avvicini il Ticino all’Italia e ancora, “Energia per Como”, un progetto per il sostegno economico delle realtà culturali. “La città di Como ha un valore culturale altissimo cultura innegabile e riconosciuto da tutti” ha aggiunto Levrini.
Fondazione Volta, con il sostegno del Comune di Como e dalla Regione, nell’ambito del Comitato “Como&Seta” ha anche contribuito a candidare la città al network UNESCO “Creative Cities”. L’obiettivo, rendere al settore tessile un ruolo importante nell’economia. Como potrebbe poi diventare la prossima Capitale della Cultura, e proprio in vista di questi due titoli, ha detto l’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli serve fare rete tra istituzioni e luoghi della cultura. “Devono applicare un principio in cui io credo fortemente” ha continuato Galli ” la valorizzazione integrata dell’offerta culturale, perché questo da identità e funziona da grande attrattore”