Da una parte l’attuale sindaco di Como, Mario Landriscina. Di fianco, il “suo” sindaco, ora ex, Stefano Bruni. Lo stesso Bruni che lo volle in giunta, dal 2007 al 2012, e gli consegnò la delega all’Ambiente.
La politica cittadina – e la Lega di Como – si sono raccolti nella chiesa di Breccia per l’ultimo saluto all’ex assessore e consigliere comunale Diego Peverelli, scomparso lunedì all’età di 83 anni.
Leghista di ferro, militante storico dei tempi in cui la Lega era ancora “Nord”, Peverelli si è fatto conoscere a Palazzo Cernezzi per il suo temperamento appassionato: tanto in grado di alzare i toni e la voce all’interno dell’aula consiliare per contrastare gli avversari politici, quanto capace di risolvere le questioni all’esterno dell’aula con una battuta nel suo amato dialetto e un sorriso. Ruvido solo all’apparenza, ma in realtà d’animo buono e generoso, ripete chi lo conosceva e lo frequentava.
Tra i banchi della chiesa, oltre ai già citati Landriscina e Bruni, anche numerosi esponenti leghisti, tra i quali il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni e l’assessore regionale ed ex ministro Alessandra Locatelli. Ma anche Luigino Nessi, storico consigliere comunale di segno politico opposto a Peverelli, a testimonianza di come l’ex assessore leghista fosse benvoluto e stimato anche da chi la pensava diversamente.