Presidio dei lavoratori della Fondazione Ca’ d’Industria di Como questa mattina sotto la prefettura, la manifestazione indetta dai sindacati Cgil, Cisl ,Uil e dalla Rsu –Rappresentanza Sindacale Unitaria- della Fondazione contro la decisione unilaterale del Cda di cambiare il contratto collettivo nazionale al personale che verrà assunto dal mese di ottobre, al quale verrà proposto il contratto Uneba, secondo i sindacati sfavorevole per i lavoratori sotto l’aspetto retributivo e in grado di offrire meno tutele a dispetto di più ore di lavoro. “Questo -spiega Vincenzo Falanga, segretario generale Fpl Uil del Lario- creerebbe certamente delle discrepanze tra i lavoratori all’interno della struttura, ma sinceramente è un segnale che fa molto male a chi in questi mesi si è prodigato per far fronte alla pandemia”.
Le motivazioni
Secondo i sindacati il risparmio che il passaggio contrattuale genererebbe non giustificherebbe la scelta della Fondazione. “Le motivazioni -continua Falanga- sono puramente economiche tra l’altro facendo leva su proiezioni che partono dal passato, e da questo punto di vista non è l’elemento su cui ragionare. Noi siamo qui per dire che se c’è da fare un sacrificio per rendere la Fondazione più competitiva noi siamo certamente pronti a farlo, ma il cambio del contratto assolutamente no”.
L’incontro con il vice prefetto
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal vice prefetto Nicola Venturo, unitamente ai vertici della Fondazione. L’incontro ha portato alla decisione di sospendere i lavori in prefettura solo a fronte di un’apertura rispetto all’affermazione del principio che il contratto di riferimento della Ca’ d’Industria resti quello delle Funzioni locali e della Sanità Pubblica. I rappresentanti sindacali hanno inoltre ribadito la necessità di un piano di rilancio condiviso con le istituzioni cittadine, in particolare con il Comune, e con la partecipazione della Regione.