Sono ore di riflessione e attesa per Cèlia Wuttke, la 20enne nata a Losanna ma residente in Belgio, arrestata dopo l’incidente nautico di Tremezzina che – venerdì 25 giugno – è costato la vita a Luca Fusi, 22enne di Guanzate.
A breve, l’avvocato che la assiste, Massimo Schipilliti, annuncia che ci potrebbero essere delle novità. «La ragazza che sento costantemente si trova ovviamente sempre ai domiciliari. Stiamo attendendo che ci venga notificata la relativa ordinanza – dice l’avvocato al Corriere di Como – Ci vorrà ancora un po’ di tempo perché il testo deve essere tradotto nella lingua della giovane. Subito dopo valuteremo l’ipotesi di chiedere il riesame». Obiettivo della difesa è ovviamente quello di «domandare la revoca della misura cautelare dei domiciliari o la sostituzione con un’altra, come ad esempio l’obbligo di firma», conclude l’avvocato. La decisione di convalidare la misura cautelare e di disporre la permanenza della ragazza nella casa di famiglia in frazione Campo a Lenno, è stata presa dal giudice delle indagini preliminari di Como, Laura De Gregorio, al termine dell’interrogatorio di martedì scorso. La custodia cautelare è stata confermata solo per l’omicidio colposo e non per l’altro reato che viene contestato, ovvero il naufragio.