La Fondazione Ca’ d’Industria di Como cambia il contratto del personale, insorgono i sindacati e proclamano lo stato d’agitazione.
“Non è possibile pensare di cambiare il contratto ai neo assunti per ripristinare le sorti della Ca’ d’Industria – si legge nella nota inviata dalle organizzazioni sindacati Cgil, Cisl e Uil – Risparmiare sui nuovi assunti significa solo creare differenze inaccettabili tra i lavoratori e determinare una condizione anche sotto il profilo gestionale molto complessa. La Fondazione deve prevedere un chiaro piano di rilancio, un progetto che dia maggiori certezze e prospettive per il futuro senza intervenire sul personale che ha già pagato negli scorsi mesi gli effetti della pandemia”.
“I lavoratori – prosegue la nota – hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di arrivare di fronte al Prefetto di Como per ottenere un retro-front da parte del CDA della Fondazione”.
Infine i sindacati si rivolgono anche all’amministrazione: “Non possiamo accettare il ruolo del Comune di Como a mero spettatore della vertenza in corso. Il sindaco intervenga subito e faccia la propria parte – e concludono – Abbiamo in programma forme di protesta e mobilitazioni volte a coinvolgere anche i cittadini comaschi a cui chiediamo di partecipare atti amente a tutte le iniziative, che saranno dirette anche alle istituzioni locali.”