Como ha passato la prima selezione per concorrere alla rete delle Città Creative Unesco.
Oggi si è riunito il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, che ha approvato come candidature italiane 2021 Modena e Como. Quest’anno il bando dell’Unesco prevede che gli Stati possano sostenere soltanto due candidature, in due diversi settori creativi tra quelli considerati dall’iniziativa,
I vertici italiani di Unesco hanno sostenuto la candidatura di Como nel settore creativo dell’artigianato e arte popolare in quanto il settore tessile, soprattutto nella produzione e lavorazione della seta, è fortemente radicato nella storia e nell’economia della città e offre molteplici aspetti legati alla creatività e alla promozione della Rete. Particolare rilevanza ha avuto l’attenzione, notata dai consiglieri Unesco nel dossier Como, alla sostenibilità ambientale e all’uguaglianza di genere nel settore tessile.
Como tentò di entrare nel network Unesco già nel 2019, ma venne superata da Biella e Bergamo. Le Città Creative sono oggi 246 in oltre 80 Paesi, undici in Italia. Modena e Como invieranno ora i dossier a Parigi insieme con le lettere di sostegno della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco entro il 30 giugno. Al termine di un processo di valutazione che prevede la partecipazione di esperti indipendenti e di città membri della rete, il direttore generale dell’Unesco designerà le città creative entro il 28 ottobre 2021.
“E’ un orgoglio e una grande soddisfazione – commenta il sindaco di Como Mario Landriscina – a riprova che il dossier che abbiamo preparato grazie all’operatività di Fondazione Alessandro Volta e del comitato Como & Seta è di sicuro valore“.