Dodici milioni di euro. Questo l’ammontare degli investimenti per i lavori che hanno interessato e interesseranno il presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Cantù.
Tra le opere già completate e accreditate dall’ATS, il nuovo blocco operatorio è costato 3.196.353,00 euro, l’importo più elevato. Ora è in attesa solamente della delibera regionale.
Lavori ancora in fase di progettazione invece, per il potenziamento degli impianti dei gas medicali e aeraulici, ossia quelli che trattano l’aria proveniente dall’esterno, la trasferiscono all’interno degli edifici e la distribuiscono nei vari ambienti.. Un investimento di due milioni di euro che consentirà di migliorare ulteriormente il condizionamento di tutti gli spazi destinati alla degenza e all’utenza. Il Pronto Soccorso sarà invece sottoposto a un intervento di riqualificazione e ampliamento che richiederà un investimento di 850.000 euro.
“Continuiamo ad operare per potenziare e valorizzare l’ospedale di Cantù – sottolinea il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi – Questo percorso passa per il consolidamento della sua vocazione come presidio ospedaliero per acuti”.
Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, con la chiusura dei reparti Covid, l’ospedale di Cantù ha ripreso le consuete attività. Dal prossimo 5 luglio, riaprirà il Pronto soccorso pediatrico mentre sempre per l’assistenza ai bambini, il reparto di Pediatria sarà oggetto di lavori di ammodernamento e migliorie tecniche. Per questo motivo la riapertura è prevista per settembre.