Dall’evasione fiscale al contrabbando, dalle infiltrazioni mafiose al traffico di stupefacenti. Gli ambiti di competenza della Guardia di Finanza – soprattutto in una zona di confine, come la provincia di Como – sono molto ampi. Perciò il bilancio operativo del corpo – diffuso in occasione del 247esimo anniversario di fondazione – è particolarmente corposo.
I numeri
Nel 2020 i finanzieri comaschi hanno effettuati quasi seimila interventi e oltre 400 indagini. In materia fiscale, hanno denunciato 179 persone sequestrando beni per 12 milioni di euro. Hanno scoperto 58 evasori totali e 116 lavoratori in nero impiegati da 86 datori di lavoro.
Como è terra di confine, e la frontiera tra Italia e Svizzera è storicamente un corridoio di contrabbando, contrastato nel 2020 dai finanzieri con oltre seimila prodotti e 36 veicoli sequestrati in 70 interventi. Sempre nel 2020, le fiamme gialle hanno sequestrato oltre tre quintali di droga.
Da segnalare poi 151 interventi a tutela dei soldi pubblici (appalti, flussi di spesa, erogazioni) e i controlli sui sussidi statali, che hanno permesso di scovare 36 furbetti del reddito di cittadinanza.
Criminalità organizzata
Molto complessa, e difficilmente riassumibile in numeri, è poi l’attività di contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto nella fase post Covid, con aziende stremate in cerca di liquidità. Situazioni che, senza un attento controllo, rischiano di attirare capitali illeciti da riciclare, che intossicano il tessuto economico. Nel 2020 i finanzieri comaschi hanno accertato operazioni di riciclaggio per oltre 8 milioni.
Infine, un cenno sul Reparto Operativo Aeronavale di Como, con sedici barche e tre elicotteri. La componente aerea in dodici mesi ha svolto anche 48 missioni di soccorso salvando 91 persone. Le barche invece operano sui grandi laghi del nord (Maggiore, Lario, Lugano e Garda) e sul bacino del Po.