“Purtroppo quanto sta accadendo, è inevitabile, preoccupa le persone e crea spaesamento. Ci si ritrova a dover affrontare le legittime richieste dei cittadini allarmati. Noi stessi sanitari chiediamo che non ci siano messaggi contraddittori ma chiarezza”.
Sono le parole di Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici della Lombardia, all’indomani delle nuove regole di somministrazione del vaccino anti Covid AstraZeneca che non sarà più inoculato alle persone al di sotto dei 60 anni e nemmeno per la seconda dose.
“Rimane decisivo comunque –sottolinea Spata- seguire quanto stabilito dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Dobbiamo essere sicuri perché ciò può inevitabilmente portare molte persone a rifiutare la seconda dose se rientra nella casistica di AstraZeneca. E questo –continua il presidente- non possiamo permettercelo soprattutto ora che la campagna procede spedita”.
“Attenzione anche alle varianti”
E’ importante prosegue Spata “Sgomberare il campo dalle incertezze e prestare la massima attenzione anche alle nuove, possibili varianti”, il presidente dell’Ordine dei medici della regione si riferisce in particolare alla variante Delta, quella indiana, molto contagiosa: nell’ultima settimana nel Regno Unito sono stati registrati più di 30.000 nuovi casi di questa variante.
Sul passaggio alla zona bianca: “Non è un liberi tutti”
In conclusione, Spata interviene sull’ormai prossimo passaggio della regione nella fascia di rischio più bassa: “Una raccomandazione, a costo di essere ripetitivo e monotono: lunedì la Lombardia sarà in zona bianca. Ciò però non deve tradursi in un pericolosissimo “liberi tutti”. Manteniamo le misure di sicurezza, è decisivo”.