“Cantù sarà serie A, indipendentemente dal campionato che ci troveremo ad affrontare; dal punto di vista dell’impegno non ci deve essere neanche il dubbio”.
Il successore di Piero Bucchi sulla panchina della Pallacanestro Cantù, Marco Sodini, si sente già in A, dopo tre annate in Sicilia, il tecnico torna alla guida della formazione brianzola: “Sono bello ambizioso questa volta, la volta scorsa non potevo essere così ambizioso, eravamo in una situazione d’emergenza, c’era da salvare tutto quello era possibile salvare. Oggi-spiega Sodini- mi approccio a una società che è completamente diversa, che ha impegnato tutto questo tempo in ricerca, sviluppo e nel cercare di proporsi con una spinta al futuro che viene sia dal progetto del palazzetto sia da una pulitura dei danni fatti altrove da altre persone. Questa Cantù per me è il compendio della mia ambizione, cosa che non poteva essere”.
Fiducia ed obiettivi ambiziosi
La società ha ingaggiato Sodini per due stagioni, “Il progetto che avevamo predisposto lo scorso anno va avanti -sottolinea il presidente Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi-, sia che il prossimo anno saremo in A2 sia che avremo la possibilità di fare la A1, Sodini è un allenatore che è già stato a Cantù, abbiamo molta fiducia in lui, e crediamo che saprà condurre la squadra verso quegli obiettivi che tutti noi ci auguriamo”.
Sodini: “Non saremo una squadra “decente””
In agenda, promozione e ritorno in Europa, come sottolinea il coach: “Chi arriva deve essere capace di vincere, non saremo, sotto la mia guida tecnica, una squadra che si accontenterà di essere “decente”. Oggi è un punto di partenza, come obiettivo personale e della società, dobbiamo potenzialmente riuscire a fare una coppa europea tra 2 anni, questo -conclude Sodini- è quello che mi sento di dire oggi”.