Cambiano ancora le regole per l’utilizzo di AstraZeneca. A Como i richiami – degli under 60 appartenenti alle categorie prioritarie per cui è stato utilizzato – sono andati avanti fino ad oggi senza registrare rinunce significative, all’appello mancano però ancora poco più di mille insegnanti, per la maggior parte dei quali si prospetta ora una strada diversa.
Nei giorni in cui l’attenzione è alta sul vaccino anglo-svedese, il comitato tecnico scientifico ha trovato l’accordo su come procedere e al ministero della Salute (cui spetta poi l’ultima parola per emettere la circolare) consegna la propria decisione: somministrarlo solo a chi ha più di 60 anni e usare per il richiamo degli under 60 Pfizer o Moderna.
Intanto a Como sono state somministrate 900 seconde dosi in due giorni agli insegnanti negli spazi di via Napoleona dove la quota delle rinunce è stata irrisoria. Nel comasco i docenti che dovevano eseguire il richiamo lo hanno fatto, senza tirarsi indietro. I numeri forniti dall’Asst Lariana parlano di 447 somministrazioni nella sola giornata di ieri e di 454 il giorno precedente.
Per le forze dell’ordine e per il personale scolastico – tra le categorie prioritarie – vale la pena ricordarlo, è stato utilizzato AstraZeneca senza limiti di età. Per i primi è già stato completato il ciclo vaccinale, per i secondi ormai manca poco, probabilmente si concluderà la prossima settimana, ma per i restanti (al di sotto dei 60 anni) si prospetta ora il richiamo con un altro vaccino.
Mentre la campagna vaccinale prosegue, migliora la situazione negli ospedali del territorio.
Dopo il presidio di Cantù anche quello di Mariano Comense è Covid free. Al Sant’Anna di San Fermo sono attualmente ricoverati 27 pazienti di cui 5 in rianimazione. Il 19 maggio, quindi circa tre settimane fa, se ne contavano 105.