Suor Maria Laura Mainetti è beata. La lettera apostolica di Papa Francesco, rigorosamente in latino, sancisce che d’ora in poi ogni anno possa essere celebrata la sua festa il 6 giugno, giorno della sua nascita al cielo.
E così il 6 giugno del 2021 diventa una data che la diocesi di Como e la chiesa intera non dimenticheranno. Nel 21esimo anniversario della sua morte. Era, infatti, il 6 giugno del 2000 quando, rispondendo a una richiesta d’aiuto che arrivava da una giovane, la religiosa delle Figlie della Croce andò incontro alla morte. Quella data così funesta, porta ora con sé la rinascita.
Davanti all’altare il reliquiario contente una pietra intrisa di sangue raccolta sul luogo del martirio.
La celebrazione solenne, trasmessa in diretta su Etv, organizzata, nel rispetto delle norme anti Covid, al campo sportivo di Chiavenna davanti a 2.500 persone e presieduta dal Cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi che nella sua omelia è partito proprio citando un bigliettino di Suor Maria Laura in cui scriveva che la grazia che domandava al Signore era “La vera carità”. Quindi ha ricordato la forza del suo credere, il suo impegno quotidiano, la sua grande capacità di perdonare. “Mentre era uccisa suor Maria Laura l’ha fatto ancora – ha detto – questa volta prima di incontrarlo realmente, il Signore”.
Nei passaggi finali poi un passaggio fondamentale: “Il terreno per la fioritura della santità non è l’eccezionale ma la fedeltà nel quotidiano”.
Papa Francesco, peraltro, in mattinata nell’Angelus ha ricordato Suor Maria Laura, il suo impegno svolto al servizio dei giovani poi un lungo applauso che è arrivato fino a Chiavenna, passando per tutti luoghi dove la religiosa ha prestato la sua opera.
Al termine della celebrazione a Chiavenna i ringraziamenti del vescovo di Como, Monsignor Oscar Cantoni, e l’eredità che la suora del sorriso, così come era stata ribattezzata, lascia alla comunità cristiana, civile, alle famiglie e agli educatori: “Un alto senso di responsabilità, soprattutto a tutela e a promozione del mondo dei ragazzi e dei giovani, in questo tempo di grande ‘emergenza educativa’, e quindi la loro formazione integrale, per la quale suor Maria Laura si è presa particolarmente cura , lungo il corso del suo impegno apostolico”.