Campagna vaccinale 12-29 anni, adesioni al 40%.
“Una percentuale alta – ha spiegato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti – che mostra quanto i giovani abbiano capito l’importanza del vaccinarsi per se stessi e per gli altri. Consente a loro infatti di muoversi più liberamente e anche nelle relazioni sociali. Per la collettività perché permetterà di riprendere in sicurezza la frequenza nelle scuole, quando si parlerà di ritorno, e le relazioni familiari. Penso in particolare a quelle con i nonni”.
“Questo sarà importante – ha aggiunto Letizia Moratti – anche per i genitori. Perché quelli che lavorano potranno sapere che i loro figli vaccinati, che hanno tra i 12 e i 18 anni, sono a scuola in presenza e quindi non in Dad. Quindi anche per i genitori sarà più facile conciliare vita lavorativa e quella di famiglia”.
“Un’adesione importante quella della fascia 12-29 anni – ha concluso l’assessore al Welfare – che ci auguriamo cresca ancora visto che le prenotazioni sono scattate solo da pochi giorni. Il dato attuale ci fa davvero ben sperare, per arrivare ad autunno più sereno che ci porti a una vita ‘più normale’. Perché il tema sanitario è importante, ma è importante anche riprendere la vita sociale e lavorativa nel modo più normale possibile”.
Oltre 6 milioni di somministrazioni in Lombardia
“Il totale di somministrazioni supera 6,6 milioni – ha aggiunto Moratti – Ci stiamo rapidamente avvicinando all’immunità di comunità, avendo messo in sicurezza, come prima Regione, le fasce più fragili: ultra novantenni, ottantenni settantenni e sessantenni”.