Una giornata di festa, quella andata in scena ieri a Chiavenna per la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti, che – in tempi di emergenza Covid – ha richiesto un’organizzazione ancor più puntuale. Tutti occupati i 2.500 posti all’interno dello stadio comunale di via Falcone-Borsellino. Il meteo ad un certo punto ha fatto temere, ma alla fine tutto si è svolto come da programma, ad eccezione dell’esposizione dell’arazzo in cui viene raffigurata la religiosa. A causa del forte vento – con raffiche da 40 km/orari – non è stato collocato sul palco della celebrazione. Verrà esposto in un secondo momento, probabilmente già a fine mese, a Como.
Oltre 20 i pullman che hanno raggiunto l’impianto per assistere alla celebrazione. Una 90ina soltanto i parenti della nuova beata.
100 le suore delle Figlie della Croce provenienti dalle diverse nazioni dove la congregazione è presente. Il coro animato da un centinaio di cantori provenienti da tutto il territorio della Diocesi.
L’ispirazione per il palco – 18 metri di larghezza e 12 di profondità – è venuta dalla “Pace” di Chiavenna esemplare dell’arte orafa medievale. Durante la progettazione a disposizione c’erano anche alcuni elementi del palco che 25 anni fa ospitò la celebrazione con Papa Giovanni Paolo II a Como.
L’evento è stato seguito dalle telecamere di Etv. La lunga diretta è iniziata alle 15.30, mezzora prima dell’inizio della celebrazione, ripercorrendo la vita di Suor Maria Laura e analizzando l’eredità che lascia attraverso uno speciale in cui sono stati ripercorsi i ben noti fatti cronaca e sono state raccolte numerose testimonianze.
In studio, fino alle 18.15, assieme a Michela Vitale l’approfondimento e le riflessioni di Paolo Bustaffa, giornalista, già direttore del Sir (Servizio d’informazione religiosa della CEI). Mentre a Chiavenna Elisa Santamaria ha raccontato le emozioni dei presenti, raccolto interviste e fornito aggiornamenti.