
Como presa d’assalto, complici il ponte del 2 giugno e i nuovi allentamenti delle misure anti contagio. In città tornano i turisti, soprattutto francesi, tedeschi e anche inglesi.
Con la possibilità di tornare a viaggiare, di potersi spostare da una regione all’altra, e, non da ultimo, le nuove riaperture in molti si sono concessi qualche giorno di relax e tranquillità.
La città torna a popolarsi: persone sedute ai tavoli di bar e ristoranti, gite fuori porta e passeggiate in centro con lungo lago preso d’assalto così come le vie dello shopping cittadino. Un lungo serpentone di persone si è formato fuori dalla funicolare Como-Brunate e davanti alla biglietteria della Navigazione.

Come negli scorsi giorni di festività e weekend i controlli anti assembramento, sono proseguiti sia in centro che nei punti della città turistica. Intorno alle 17 è infatti scattata la chiusura alle auto di viale Geno per consentire un passaggio in sicurezza dei pedoni e soprattutto per evitare restringimenti e possibili assembramenti.
Controlli stringenti e multe a chi trasgredisce, così come previsto dall’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sindaco di Como, Mario Landriscina.
Sul fronte viabilistico non sono stati segnalati disagi, traffico scorrevole e autosilo non al completo. Per questo motivo non è stato necessario chiudere alle auto via Milano.
Da ieri e fino al 30 settembre è in vigore nella fascia oraria 14-20 un provvedimento definito “dinamico”. Come già collaudato in precedenza, l’ordinanza fornisce degli strumenti da adottare in caso di necessità: si tratta di misure progressive e selettive, che la Polizia locale potrà modulare secondo le esigenze.