Pressing del Partito Democratico sul governo per rimettere in moto l’economia tra Italia e Svizzera abolendo l’obbligo del tampone nella fascia di confine.
“Dopo tutto il lavoro fatto in queste settimane, per far riaprire i confini con la Svizzera e far respirare l’economia di frontiera non sono spiegabili ulteriori ritardi”, dicono il senatore varesino del Pd, Alessandro Alfieri e la deputata comasca Chiara Braga, che insieme con i capigruppo di Senato e Camera hanno scritto al ministro Speranza affinché sia firmata il prima possibile l’ordinanza per far muovere liberamente i cittadini dell’area Schengen entro i 30 chilometri dal confine italiano.
La richiesta
“Signor Ministro – scrivono i parlamentari Dem – abbiamo accolto con sollievo e fiducia quanto disposto nella sua ultima ordinanza, che permette l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, senza obbligo di quarantena. Resta tuttavia l’obbligo di esibire all’arrivo nel nostro Paese un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia. È una limitazione che fa sentire i suoi effetti più pesanti soprattutto nelle aree adiacenti ai confini. Per questo le chiediamo di valutare l’opportunità di istituire una deroga da applicare alle aree a ridosso dei confini nazionali, per una fascia della profondità massima di 30 chilometri, entro la quale i cittadini dell’area Schengen possano muoversi per effettuare incontri con familiari e fare acquisti”.