Quest’anno l’assessorato alle Politiche educative propone tre centri estivi per i bambini dai 3 ai 6 anni, scegliendo di concentrarsi sulla fascia di età dove l’offerta dei privati è meno meno ampia. Saranno attivati dal 5 al 30 luglio, dalle ore 7,45 alle ore 17,30 dal lunedì al venerdì, alla scuola dell’infanzia di via Zezio, alla scuola dell’infanzia di via Briantea e alla scuola dell’infanzia di Sagnino. Il tema di quest’anno sono le Olimpiadi.
Il contributo richiesto è di 86 euro a settimana per i residenti a Como e di 101 euro a per i non residenti. Nel modulo di iscrizione pubblicato sul sito istituzionale del Comune (https://www.comune.como.it/it/servizi/scuola-e-educazione/centri-estivi/centri-estivi-materne/index.html), oltre alle modalità per procedere sono specificate le agevolazioni previste per i residenti. Si precisa che l’iscrizione è sempre subordinata all’assenza di debiti e/o morosità con il settore Politiche educative (rette asili nido, rette/costi pasto refezione scolastica, pre o post dopo scuola, eventuali debiti diversi).
Ogni centro estivo può accogliere fino a circa 30 bambini. In linea con quanto stabilito l’anno scorso, nel caso in cui le domande superassero i posti disponibili sono previste le seguenti priorità:
- bambini disabili con intero nucleo familiare residente a Como (riserva 15%);
- bambini segnalati dal Settore Servizi Sociali o da Comunità/Associazioni del territorio causa situazioni di disagio familiare/violenza contro le donne o bambini in affido (riserva 20%);
- utenti con intero nucleo familiare residente a Como che segnalino oggettive esigenze familiari e/o particolari criticità (a completamento disponibilità);
- utenti con intero nucleo familiare residente a Como e già fruitori nel corrente anno scolastico dei Servizi Scolastici comunali con precedenza a chi ha indicato un numero superiore di settimane in quanto indicativo di un particolare bisogno (a ulteriore completamento disponibilità);
- in caso di ulteriore disponibilità, residenti dall’ISEE più basso;
“Viviamo un’epoca di transizione – spiega l’assessore alle Politiche educative Alessandra Bonduri – e l’emergenza ha accelerato un processo già in atto in precedenza: si va sempre più nella direzione di una gestione di rete dei servizi, che mette insieme le forze e agevola le compensazioni per andare incontro alle esigenze delle famiglie. Le modalità con cui dare risposta ai bisogni viene concepita in un orizzonte più ampio. In questo caso ci siamo concentrati sui più piccoli, rilevando che i privati organizzano centri estivi prevalentemente per i bambini delle scuole primarie e secondarie”.