Nuovi positivi dimezzati in provincia di Como. Il monitoraggio settimanale dell’Ats Insubria conferma il trend positivo e i segnali di rallentamento della diffusione del Covid sul territorio.
Nella settimana dal 21 al 27 maggio i nuovi positivi accertati nel Comasco sono stati 284 rispetto ai 567 dei sette giorni precedenti. Il tasso di positività scende al 5,3% (era al 7,5% sette giorni fa). Il numero di casi ogni 100mila abitanti passa da 96 a 48. Numeri da zona bianca come confermato dal direttore sanitario, Giuseppe Catanoso.
Il capoluogo lariano ha un’incidenza ancora migliore con 35 casi ogni 100mila abitanti, il miglior dato della provincia, seguito dalla zona di Cantù-Mariano (con 44) e Lomazzo-Fino Mornasco con 48. Pur in diminuzione il dato peggiore resta quello di Erba, con un’incidenza di 114 nuovi positivi.
Sotto osservazione resta la situazione delle scuole dove si registra un calo importante. Nel periodo dal 17 al 23 maggio nelle scuole comasche sono stati registrati in totale 28 casi (erano 47). Complessivamente, risultavano in quarantena fiduciaria 584 tra studenti e operatori. La metà rispetto al report precedente (quando se ne contavano 1.165).
Sul fronte della campagna vaccinale i vertici dell’Ats Insubria hanno poi fatto il punto della situazione sugli operatori sanitari ancora non immunizzati. L’elenco comunicato dalla Regione parlava di circa 5mila persone tra le due province di Como e Varese, di cui circa 2mila solo nel Comasco. Proseguono le verifiche per capire come mai non si siano ancora sottoposti alla somministrazione. “Molti hanno un’esenzione sanitaria o si sono prenotati o già vaccinati nel frattempo o non lavorano a contatto con malati – dice Paolo Bulgheroni, direttore del dipartimento Igiene e Prevenzione – Stiamo inoltre raccogliendo nominativi di figure di interesse sanitario ma non iscritte ad alcun ordine per contattare eventuali che non avessero aderito”. Verifiche in corso, dunque, si attende il nuovo censimento.