Tempi supplementari per il Casinò di Campione d’Italia. E’ stata fissata una nuova udienza in Tribunale a Como per valutare le integrazioni al piano di concordato chieste alla società di gestione della casa da gioco, che ha presentato un documento che dovrebbe consentire la ripresa delle attività ed evitare un nuovo fallimento.
Dopo l’udienza del 17 maggio scorso, il Tribunale si era riservato e ora è stata fissata una ulteriore data, il 3 giugno prossimo. In aula dovrebbero essere analizzate le risposte e integrazioni al progetto di salvataggio della casa da gioco già depositato dai gestori. Ulteriori approfondimenti erano stati chiesti proprio durante la precedente udienza.
Il processo
Il processo bis per il fallimento del Casinò segue l’annullamento, per vizi di forma, della prima sentenza, quella che aveva portato alla chiusura della casa da gioco. In discussione c’è il piano di concordato proposto dalla società di gestione del casinò per evitare il nuovo crack, chiesto invece dalla procura di Como. Il 17 maggio scorso, in udienza la società di gestione avrebbe ribadito la correttezza del piano concordatario, anche alla luce delle precisazioni fornite a riscontro della relazione depositata dai commissari. La procura di Como avrebbe invece evidenziato alcune criticità sulla effettiva fattibilità del piano presentato.
Il Tribunale in composizione collegiale, con il presidente Ambrogio Ceron e i giudici Marco Mancini e Annamaria Gigli, si era riservato la decisione e ora ha deciso di fissare la nuova udienza per permettere ai gestori di fornire ulteriori chiarimenti. Se il piano venisse accolto la società di gestione potrà provare a far ripartire il Casinò. Diversamente sarà ribadito il fallimento.
Il piano per la riapertura
Il concordato prevede la riassunzione di circa 175 persone delle 500 prima in servizio al casinò e un nuovo accordo molto meno oneroso con il Comune di Campione d’Italia.