Gli spacciatori si nascondevano nei boschi di Colverde, protetti da un sistema ben collaudato di sentinelle. Il cliente arrivava in auto e, senza scendere dalla macchina, ritirava in pochi secondi la droga. Il passaggio della dose durava un attimo. Il cliente ripartiva a tutta velocità, lo spacciatore tornava a nascondersi tra gli alberi.
Tredici persone coinvolte
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tredici indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacente. Un giro di droga pari ad almeno 900mila euro. I carabinieri del Radiomobile di Como hanno smantellato una rete criminale dedita allo spaccio, costituita prevalentemente da soggetti originari del Marocco, ma anche da italiani che – in cambio di qualche dose – lavoravano come assistenti, portando i pasti nei bivacchi dello spaccio o aiutando nella logistica.
Clienti anche dalla Svizzera
Ai margini del bosco venivano scambiate cocaina, hashish ed eroina. I carabinieri hanno sequestrato un chilo e quattrocento grammi di cocaina, e hanno smantellato numerosi bivacchi nei boschi di Colverde utilizzati dagli spacciatori come punto d’appoggio. I clienti erano tossicodipendenti dell’Olgiatese, ma anche della Svizzera italiana.