La beffa della carta sconto carburante: il prezzo della benzina sta schizzando alle stelle, ma ancora per un mese e mezzo lo sconto regionale che parifica il costo tra Italia e Svizzera non potrà essere applicato. E i benzinai comaschi temono che riprenda il pendolarismo del pieno verso il Canton Ticino.
Prezzo della benzina a nuovi record, si avvicina a 1,6 euro, titola oggi il Sole 24 Ore. Un trend che rischia di spingere i comaschi a fare il pieno oltreconfine, nonostante le restrizioni legate al Covid (al momento per rientrare in Italia bisogna avere un tampone negativo risalente alle ultime 48 ore). Lo sconto benzina per le fasce di confine infatti è stato sospeso, e non verrà reintrodotto prima di luglio.
A spiegare il motivo è Daniela Maroni, rappresentante provinciale dei gestori di stazioni di servizio. “Il meccanismo della carta sconto – dice – è regolato da una legge. Ogni tre mesi l’ambasciata italiana in Svizzera confronta i prezzi dei carburanti nei due Paesi, con una media ponderata, in base alla quale si modula lo sconto”. A marzo il prezzo si era allineato quindi lo sconto era stato sospeso. Ma ora la situazione è cambiata. “Il prossimo monitoraggio – continua Maroni – è previsto per il 30 giugno. Quindi prima di quella data comunque non cambierà nulla. Per noi è un grosso problema, perché si rischia di tornare al pendolarismo del pieno. Uno svantaggio per i gestori, ma anche per l’economia italiana, perché sono mancati introiti di Iva e accise”.