L’istituito comprensivo Como Borgovico, nel capoluogo, è stato scelto dall’Ats Insubria per avviare la sperimentazione dei controlli con il test salivare per l’attività di sorveglianza in ambito scolastico e nelle comunità infantili. L’attività di monitoraggio partirà nei prossimi giorni, come stabilito da regione Lombardia nell’ambito delle attività per contrastare la diffusione del Covid.
L’Ats Insubria, che comprende i territori di Como e Varese, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, ha individuato due istituti, uno per provincia, nei quali sarà avviato il test. Per il territorio lariano è stato identificato appunto l’istituto comprensivo Borgovico, mentre per Varese il comprensivo Anna Frank.
“In accordo con le indicazioni di regione Lombardia – spiegano dall’Ats Insubria – verranno scelte su base volontaria per ciascuna scuola tre classi dell’infanzia, cinque classi della primaria e tre classi secondarie di primo grado”.
I tipi di test
I tamponi salivari che saranno utilizzati sono di due tipologie differenti. “I kit diagnostici saranno di due tipi – conferma l’Ats – Con gli alunni più grandi, delle classi delle medie, sarà testata la tecnica del “general spitting”, una cannuccia con una provetta in cui raccogliere il campione salivare sotto la supervisione di un operatore. Ai più piccolini verrà invece proposto un tampone che preleverà il materiale biologico direttamente in bocca per strofinamento sulla lingua, una modalità meno invasiva rispetto al tradizionale tampone naso-faringeo, e che i bambini potranno provare autonomamente con la guida del personale sanitario”.
I campioni raccolti saranno poi analizzati dal laboratorio di microbiologia e virologia dell’Asst Sette Laghi di Varese, individuato da regione Lombardia come centro di riferimento per l’Ats Insubria.
Gli obiettivi
L’obiettivo della sperimentazione è verificare l’accettabilità dei test e la possibilità di autosomministrazione da parte degli utenti e valutare il modello organizzativo rispetto ai diversi livelli scolastici e ai soggetti coinvolti, scuole, Ats e laboratorio analisi.
L’esito del test salivare, verrà segnalato nel sistema di sorveglianza e, in caso di positività, verranno disposte le necessarie misure di contenimento del contagio. La sperimentazione servirà come test per poi avviare un possibile screening capillare dal prossimo anno scolastico.