Il futuro del Casinò di Campione è legato alle decisioni dei giudici che oggi, dopo l’udienza in Tribunale a Como per il cosiddetto processo bis per il fallimento della casa da gioco, si sono riservati la scelta, prendendosi un po’ di tempo per arrivare alla decisione finale.
In discussione c’è il piano di concordato proposto dalla società di gestione del casinò per evitare il nuovo fallimento, chiesto invece dalla procura di Como. Per l’amministrazione comunale la riapertura della casa da gioco è una priorità. Nell’udienza di oggi, da quanto si è appreso si è svolta una dettagliata e approfondita discussione. La società di gestione avrebbe ribadito la correttezza del piano concordatario, anche alla luce delle precisazioni fornite a riscontro della relazione depositata dai commissari. La procura di Como avrebbe invece evidenziato alcune criticità sulla effettiva fattibilità del piano presentato.
Il Tribunale in composizione collegiale, con il presidente Ambrogio Ceron e i giudici Marco Mancini e Annamaria Gigli, si è riservato la decisione. Dovrà stabilire se accogliere il piano di concordato, concedendo alla società di gestione di provare a far ripartire il Casinò oppure se ribadire il fallimento della casa da gioco.
Il concordato prevede la riassunzione di circa 175 persone delle 500 prima in servizio al casinò.
Il Comune inoltre non sarebbe più dipendente come era prima dalla casa da gioco e i trasferimenti sarebbero inferiori. Se venisse accolto il concordato, la società di gestione vorrebbe riaprire entro l’anno.