La petizione per conferire a don Roberto Malgesini la Rosa Camuna della Lombardia è vicinissima a quota 23mila firme (22.907). Ancora duemila sottoscrizioni, e diventerà una delle iniziative più partecipate della piattaforma Change.org. Lanciata dalla Azione Cattolica di Como, la petizione è diretta alla giunta regionale della Lombardia. Il Premio Rosa Camuna è istituito dall’esecutivo regionale per riconoscere coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia.
Secondo i promotori della petizione, don Roberto Malgesini era “un uomo qualunque, discreto e schivo, che ha saputo fare dell’incontro con l’amore il senso della sua vita. Un uomo che si è speso fino all’ultimo per la propria comunità”.
Don Roberto Malgesini venne accoltellato la mattina del 15 settembre 2020 davanti alla chiesa di San Rocco (da dove partiva ogni mattina per distribuire le colazioni ai senzatetto della città), da una persona che conosceva e che aveva aiutato, in passato. Per Ridha Mahmoudi, 53enne tunisino in carcere con l’accusa di aver ucciso il sacerdote, il pm Massimo Astori ha chiesto il rinvio a giudizio. Don Roberto fu ucciso sotto casa e nei pressi della chiesa. Ridha Mahmoudi, che all’epoca dormiva all’oratorio di Sant’Orsola, lo aspettò, gli andò incontro con la scusa di un mal di denti. Don Roberto si mostrò ancora una volta disponibile: disse che l’avrebbe portato in ospedale, finito il giro delle colazioni. Ma appena il sacerdote girò le spalle, il tunisino lo colpì a morte.
Lo stesso tunisino si era presentato dai Carabinieri di Como il giorno del delitto, ancora sporco di sangue, raccontando quanto era accaduto poco prima in piazza San Rocco. Secondo quanto emerso nelle fasi successive, l’uomo era convinto di essere vittima di un complotto per essere allontanato dall’Italia, un piano del quale – a suo modo di vedere – avrebbe fatto parte anche don Roberto. Un sacerdote che, invece, ha dedicato la sua vita intera ad aiutare gli ultimi.