A fronte di una situazione epidemiologica in continuo miglioramento anche la Svizzera spinge per riaprire. Nella seduta odierna il Consiglio Federale ha adottato il modello a tre fasi che definisce la strategia per i prossimi mesi. Il governo pone in consultazione una serie di proposte. Alla fine di maggio, quando saranno state vaccinate tutte le persone a rischio, si passerà dalla fase di protezione a quella di stabilizzazione, che sarà accompagnata da una quarta tappa di riaperture.
Le novità
Se l’evoluzione dei contagi lo consentirà, da lunedì 31 maggio i ristoranti potranno riaprire i locali all’interno, il numero massimo di persone ammesse a manifestazioni pubbliche sarà innalzato (al chiuso arriverà a 50 e all’aperto a 300 persone) e per le imprese l’obbligo del telelavoro sarà tramutato in una raccomandazione. Altre novità riguarderanno lo sport e la cultura amatoriale.
Il Consiglio federale sottopone queste e altre proposte ai Cantoni, alle commissioni parlamentari competenti e alle parti sociali e prenderà una decisione definitiva il 26 maggio.
Infine un altro dato, oltre alle persone guarite, saranno esentate dalla quarantena di contatto e dalla quarantena per chi viaggia anche le persone vaccinate, poiché si ritiene che non possano trasmettere la malattia. Devono ancora essere stabiliti la durata di questa deroga e i vaccini cui si applica.
Tornando alle tre fasi sono così suddivise: protezione (durerà fino a quando non saranno state vaccinate tutte le persone particolarmente a rischio, dovrebbe concludersi appunto a fine maggio), stabilizzazione (tutta la popolazione adulta avrà accesso alla vaccinazione) non appena tutti gli adulti avranno ricevuto il vaccino inizierà l’ultima fase di normalizzazione.