Due adulti, un bambino e poi i resti di un altro piccolo cranio. E’ quanto conservato all’interno di un’antica tomba di famiglia riportata alla luce soltanto alcuni giorni fa dagli operai del cantiere della rete fognaria in via Sant’Abbondio a Como.
Si tratta di una sepoltura multipla: i resti di quattro persone, due delle quali si sono conservati integralmente.
Nel dettaglio si tratta di un adulto, deposto supino, accanto a un bambino, anch’esso ritrovato nella stessa posizione. In particolare l’adulto ha un braccio piegato che sembra abbracciare il più giovane. Potrebbe trattarsi di un nucleo familiare o persone con stretti legami di parentela.
I resti ossei delle altre due persone invece risultano compromessi dallo scavo dell’acquedotto. Nelle immagini riescono a distinguersi anche il secondo adulto, deposto anch’esso supino con probabilmente accanto i resti dell’altro giovane, nella stessa posizione del primo ma con il cranio all’altezza delle gambe.
Intanto proseguono le analisi per datare la tomba. Gli studi ora si concentrano sui laterizi di età romana di riuso con cui è stata realizzata la struttura tombale.
“Per il momento stiamo ancora svolgendo la sorveglianza archeologica sulla restante parte di scavo – spiega Stefano Cervo, della società C&V studio di archeologia Srl – è possibile che ci siano altri ritrovamenti”.