Tredici cinghiali in una sola foto. Un’immagine che rappresenta un fenomeno in continua espansione in provincia di Como.
Al punto da portare a febbraio la Prefettura comasca a concordare con la polizia provinciale un piano di intervento per limitare la presenza degli ungulati in ambito urbano. Questa fotografia è stata scattata a Como, nella frazione di Civiglio, non lontano dal cimitero. Tredici esemplari di cinghiali: due adulti, molto probabilmente femmine, e i cuccioli, riconoscibili – oltre che dalle dimensioni – anche dal manto rossiccio e striato, tipico dei primi mesi di vita di questi animali.
“Periodo di nascite”
“Le nuove nascite si concentrano in questo periodo dell’anno, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera – spiega Marco Testa, comandante della polizia provinciale di Como – Tra l’altro, capita di frequente che alcune femmine – animali che partoriscono fino a otto esemplari – si muovano in gruppi di due o tre con i relativi cuccioli. In quella zona sappiamo che c’è una popolazione di cinghiali particolarmente vitale, e abbiamo già operato in base all’accordo con il prefetto per gestire il fenomeno soprattutto nella cintura metropolitana. In pochi mesi – prosegue Testa – abbiamo abbattuto 60 capi attorno a Como, tra Civiglio, Garzola, Monte Olimpino e Ponte Chiasso”.
Abbattimenti rallentati dal Covid
Testa spiega poi che la popolazione di cinghiali è aumentata a causa – indirettamente – del Covid- “Nel primo quadrimestre sono stati abbattuti 160 capi, un numero elevato. Ma l’anno scorso, a causa dello stop imposto dall’emergenza sanitaria, sono mancati circa 500 prelievi”.