Alla fine una vittoria è arrivata, troppo tardi però per evitare la retrocessione. Ieri sera a Desio la Pallacanestro Cantù si è imposta per 106 a 101 contro Sassari, nella 30esima e ultima giornata della regular season. Un risultato che lascia, inevitabilmente, l’amaro in bocca per i tanti punti persi per strada lungo il campionato.
Basti ricordare gare come quella contro Trieste, Trento o Reggio Emilia.
Migliore marcatore dell’incontro uno scatenato Frank Gaines, a referto con 43 punti in 33’, per 46 di valutazione.
Bucchi: “Si chiude una stagione dura e impensabile”

«Si può parlare di tutto: di demeriti e di sconfitte, ma questa vittoria dimostra che il gruppo ha sempre provato a lottare nel corso dell’anno. Si chiude una stagione dura e impensabile» ha commentato coach Piero Bucchi ribadendo come il Covid abbia colpito la compagine brianzola influenzando i risultati. «Il “quando” è stata la variabile decisiva – ha aggiunto il tecnico – alcune società sono state più fortunate, mentre altre hanno pagato un caro prezzo. Credo che Cantù, affrontando due volte questo “tsunami”, abbia subito un danno notevole, e chi l’ha vissuta dal dentro può capire realmente questa doppia batosta».
«So già che qualcuno forse ritiene che queste siano tutte scuse, ma no. Non sono scuse – replica Bucchi -. Sono parole dettate dalla grande rabbia e dalla frustrazione di non aver avuto modo di gestire l’ultima parte della stagione come avrei e come avremmo voluto fare. Dopo la vittoria con Cremona ero sicuro della salvezza. Soprattutto per come stavamo lavorando in palestra».
Infine un messaggio ai tifosi, soltanto pochi giorni fa il gruppo Eagles 1990 in un comunicato stampa aveva espresso le proprie critiche e mosso contestazioni a giocatori e società.
«Capisco la loro amarezza ma garantisco che è anche la mia. Ci è mancato molto non averli al palazzetto perché sono sicuro che avrebbero aiutato la squadra e in particolare i ragazzi più giovani» ha concluso l’allenatore canturino.