Nonostante l’emergenza sanitaria ancora in atto, tiene il tessuto imprenditoriale lariano: rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, crescono le iscrizioni di imprese al Registro della Camera di Commercio di Como e Lecco e calano le cessazioni. Si registrano 227 aziende in più iscritte nel Comasco, dove complessivamente sono 47.827. Tuttavia il saldo tra iscrizioni e cessazioni del primo trimestre 2021, in raffronto con i dati al 31 dicembre 2020, risulta negativo e pari a 36 unità in meno in provincia. Emerge dall’indagine “Avvii e cessazioni di imprese nel 1° trimestre 2021” realizzata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio.
A fine marzo, il 22,3% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio, il 17,2% nelle costruzioni, l’11,3% nei servizi finanziari. Lecco ha una quota quasi doppia del metalmeccanico rispetto a Como, dove hanno un peso maggiore le aziende del tessile-abbigliamento, del legno-arredo e del turismo-ristorazione. Queste ultime registrano un leggero calo.
Per quanto riguarda le imprese artigiane iscritte nel Registro, nel primo trimestre diminuiscono di 20 unità in provincia e il saldo tra iscrizioni e cessazioni è negativo di 51 unità. Più di un terzo delle imprese artigiane lariane opera nel comparto delle costruzioni. Il secondo settore per numero di aziende è quello degli altri servizi.
“Sebbene le difficoltà persistano, – commenta Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco – la tenacia dei nostri imprenditori e dei nostri lavoratori è la base su cui costruire la ripartenza della nostra economia”.