Il tesoro di Como – il celebre ritrovamento delle monete d’oro romane del V secolo d.C. in via Diaz nel 2018 – fa il giro d’Italia, con una accurata documentazione fotografica e dovizia di dati archeologici e numismatici.
Le monete sono state oggi protagoniste – con oltre un centinaio di persone online – della tappa comasca del Festival della Cultura Classica, edizione nazionale a cura dell’Associazione Italiana Cultura Classica, la cui delegazione locale con sede al Liceo Volta ha acceso i riflettori sull’attualità degli studi archeologici in città.
Nell’incontro si è parlato di questo tesoro aureo, una cui porzione sarà esposta al Museo Giovio l’anno prossimo e che fu ritrovato nel cantiere dell’ex Cressoni in via Diaz, con le sue massime esperte, ossia Barbara Grassi e Grazia Facchinetti, funzionarie archeologhe della Soprintendenza Archeologia e principali studiose del tesoro aureo.
«Non è un caso che tanti ritrovamenti siano fatti a Como, anche di recente. La Soprintendenza è sempre presente sul Lario – ha detto Barbara Grassi – grazie al Comune e alla sensibilità di molti costruttori che ci chiamano in causa prima che si muovano le ruspe e si cominci a scavare».