Seicento aperture in 300 città, nel rispetto delle norme anti-contagio: sabato 15 e domenica 16 maggio tornano le Giornate Fai di Primavera, la più grande manifestazione dedicata al patrimonio culturale italiano. Il Lago di Como fa da protagonista anche in questa 29esima edizione, che rappresenta il primo evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown.
“Più del 50% dei percorsi e delle visite avverranno in spazi aperti – spiega il capo delegazione Fai di Como, Stefano Moscatelli – proprio per salvaguardare la sicurezza. Dobbiamo scordarci le file e i numeri del passato. I posti saranno limitati e sarà possibile accedere alle visite soltanto tramite prenotazione. Il sito è attivo da ieri sera e già abbiamo ricevuto un 20% di iscrizioni”.
I percorsi proposti sul Lario saranno a Blevio, con un itinerario in riva al lago nella frazione Girola a partire dall’antica chiesa parrocchiale, e un altro nella parte alta del borgo con un percorso che attraversa l’abitato antico costituito da case in sasso, lavatoi e fontane, e ad Albese con Cassano, con la visita, a partire dalla chiesa romanica di San Pietro, alle ville nobiliari e ai loro giardini storici.
Saranno tre le ville aperte per l’iniziativa: Villa Clerici a Erba, Villa Sormani Andreani Verri a Lurago d’Erba, che sarà aperta per la prima volta al pubblico, e Villa Casana a Novedrate, con un itinerario all’aperto che partirà da piazza Umberto I per arrivare all’antica dimora.
Nei due giorni dell’iniziativa sarà possibile visitare anche i beni comaschi del Fai: Villa del Balbianello a Tremezzo, con ingresso negli interni riservato ai soci, Villa Fogazzaro Roi a Valsolda, con visite guidate nella dimora e nel giardino pensile, e la Torre del Soccorso detta del Barbarossa a Ossuccio, aperta dalle 10 alle 17.30.
È necessario effettuare la prenotazione sul sito www.giornatefai.it.