“La nostra economia inizia a lasciar intravedere qualche segnale di miglioramento dovuto in buona parte all’allentamento delle misure restrittive e all’ottimismo generato dall’accelerazione della campagna vaccinale”.
Parole positive quelle di Aram Manoukian, presidente di Confindustria Como nel commentare i dati relativi all’Osservatorio congiunturale rapido, che si riferiscono al mese di marzo, che tracciano per le aziende comasche un quadro in miglioramento rispetto ai livelli degli ultimi mesi dello scorso anno.
Gli indicatori di domanda, attività produttiva e fatturato sono prevalentemente orientati alla stabilità “e in caso di variazione – si legge nella nota di Confindustria – le indicazioni di aumento risultano più diffuse rispetto a quelle di diminuzione”. Una dinamica che, però, non trova ancora conferme sul fronte occupazionale. A marzo un’azienda su due del campione ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
L’indagine rivela che gli ordini crescono per oltre un terzo delle realtà di Como sia sul fronte interno che per l’export.
Per quanto riguarda la capacità produttiva, all’interno del campione ci sono differenze nell’utilizzo degli impianti. Il tasso di impiego è elevato per le realtà del settore metalmeccanico mentre è ancora sottotono per quelle del tessile e di altri comparti.
Vengono poi segnalate perplessità legate all’orizzonte temporale legato al portafoglio ordini, inferiore ad un mese per più di quattro imprese su cinque. Altre criticità sollevate riguardano situazioni di insolvenza e di ritardo nei pagamenti. Complicazioni, infine sono state registrate, sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime.
Un’analisi che mostra ancora, dunque, le difficoltà del periodo ma che lascia intravedere spiragli positivi.
“Le recenti notizie riguardanti la possibilità di aumentare gli spostamenti delle persone attraverso il green pass vaccinale rappresentano una forte boccata di ossigeno, in particolare per il settore turismo e commercio, a cui naturalmente sono collegate anche filiere lunghe che interessano diversi comparti merceologici, primo fra i quali il tessile che ha sofferto in modo drastico i lunghi lockdown” ha detto ancora il numero uno degli industriali comaschi, Manoukian. “L’auspicio è che questi primi segnali vengano rafforzati e resi strutturali dal piano nazionale di ripresa e resilienza di recentissima adozione, con misure che dovrebbero riuscire a stimolare investimenti pubblici e privati, snellire la burocrazia e – conclude – proiettarci verso un futuro all’insegna della sostenibilità, della responsabilità e della fiducia”.