Un invito a mettere insieme le forze quello rilanciato oggi, primo maggio, da Lomazzo. I sindacati confederali – nel giorno della festa dei lavoratori – si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della Henkel, storica fabbrica di detersivi che impiega 150 dipendenti, controllata da una multinazionale tedesca che ha recentemente annunciato la chiusura degli impianti a giugno.
“La situazione della Henkel è un simbolo per tutta la provincia e non solo: è inaccettabile che un’azienda non in crisi decida di chiudere lo stabilimento di Lomazzo. Non ci rassegniamo. Oltre alla difesa dell’occupazione, servono un rilancio delle attività produttive e progetti di qualificazione del personale, nella tutela della salute e della sicurezza” spiegano Umberto Colombo, Daniele Magon e Salvatore Monteduro, i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
In molti hanno voluto essere presenti oggi nonostante il maltempo, tra i politici la deputata del Pd, Chiara Braga, e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaele Erba: “Proseguiamo con le pressioni verso la dirigenza tedesca. Su questo sia il Consolato di Colonia che il Ministero degli Esteri stanno provando a scalfire il muro eretto dalla casa madre”, ha dichiarato il consigliere regionale pentastellato.
La giornata di oggi è stata, ovviamente, all’insegna delle difficoltà e delle conseguenze dell’emergenza sanitaria con molti settori economici in crisi.
“L’Italia e il nostro territorio si curano con il lavoro: siamo nel pieno di una pandemia e, ancora una volta di più, è fondamentale rilanciare l’occupazione”, hanno detto all’unisono i segretari di Cgil, Cisl e Uil senza dimenticare i malati e tutto il personale sanitario in prima linea.