Approvazione delle tariffe Tari anno 2021, la delibera ferma i lavori del consiglio comunale.
Il motivo: la mancanza di un riferimento nelle premesse del documento e il fatto che non contempli il decreto legislativo 116 del 2020, che ridisegna le regole sui rifiuti in attuazione delle direttive europee.
A sollevare la questione è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti: “La delibera a mio parere è incompleta e per questo non possiamo votarla – ha spiegato – Il documento dovrebbe contenere le modifiche del decreto legislativo del 2020, una delle quali – tra le più sostanziali – riguarda il fatto che il cliente commerciale può staccarsi dal servizio pubblico per passare al privato. Ho posto un dubbio di legittimità al segretario generale e la seduta è stata sospesa in attesa di chiarimenti”.
Infine Aleotti spiega: “A dicembre nel Decreto Rilancio è stata inserita la possibilità per i comuni di posticipare al 30 giugno l’approvazione delle tariffe Tari. Vista la proponga votiamo un documento completo che contenga anche il riferimento al decreto”.
Si tratta di un documento importante per i comaschi, dato che per il 2021, si troveranno a pagare mediamente il 15% in più. Un aumento pesante, soprattutto in un momento in cui, tra cassa integrazione e crisi economica innescata dalla pandemia, le famiglie non hanno grandi disponibilità economiche.