Il palasport di Muggiò – ex palasport, oggi rudere semiabbandonato – non smette di suscitare domande e curiosi interrogativi. Domande alle quali il Comune di Como risponde, nonostante magari la risposta non sia quella che ci si attenderebbe (o quella che, almeno, si spererebbe di ottenere).
Alla domanda di poterlo visitare all’interno per documentarne le condizioni, ad esempio, è stato risposto che “non ne vale la pena”. Valutazione del tutto soggettiva da parte di dirigenti e assessori comunali, ovviamente, che hanno deciso di fornire la loro personale interpretazione di interesse pubblico. Seconda domanda: perché vengono stoccate nell’ex palazzetto cucine e attrezzature utilizzate per la sagra di Sant’Abbondio? Risposta del Comune: l’utilizzo dell’ex palazzetto per stoccare materiale non è incompatibile col fatto che la struttura non ha l’agibilità per ospitare atleti ed eventi sportivi.
Resta una terza domanda, la cui risposta del Comune di Como suscita un’ulteriore curiosità. Non di rado è stato visto il cancello aperto e un furgone all’interno della struttura ma – a domanda precisa – il Comune informa che alle dipendenze del Municipio “non risulta alcun custode dell’ex palasport di Muggiò”. Viene da chiedersi, quindi, chi – e a quale titolo – continui e entrare e uscire dall’impianto.
In serata, il Comune di Como ha precisato che “gli uffici hanno fatto sapere che l’ex custode ha chiesto di accedere alla struttura per ritirare effetti personali rimasti all’interno”.