Le segnalazioni dei cittadini si moltiplicano. Mail, telefonate. Il minimo comune denominatore di tutte le chiamate è lo stesso: degrado al cimitero.
Un luogo di silenzioso rispetto, di dolore, di ricordo, che i comaschi – comprensibilmente – vorrebbero vedere in ordine, decoroso. Invece, non è proprio così. E se per il Comune di Como non è semplice rincorrere l’inciviltà di pochi, è altrettanto vero che molte brutture non sono colpa dei vandali, ma dell’incuria e del tempo che passa.
Monte Olimpino
Iniziamo dal cimitero di Monte Olimpino, dove saltano all’occhio subito le colonne malandate. Nella parte bassa sono consunte e ammalorate, al punto da mostrare l’anima arrugginita in ferro del cemento armato. La muratura è erosa dal tempo, si stacca a pezzi. In alcuni punti l’intonaco è marcio, così come sono marci alcuni arredi di ferro battuto, ormai consumati dalla ruggine.
Albate
Secondo cimitero oggetto di segnalazioni: Albate. Quartiere storico e popoloso di Como. L’impressione iniziale è buona, fatti salvi alcuni muri e alcuni pavimenti con intonaco o piastrelle staccati. Fino a che non ci si imbatte in due bagni chimici aperti e funzionanti, installati probabilmente per sopperire alla chiusura dei bagni originari: dismessi, fatiscenti e inutilizzabili. Non lontano si nota anche quella che dovrebbe essere una stufa a kerosene abbandonata, oltre a rifiuti di vario genere e avanzi di vecchi cantieri.
Monumentale
Infine il cimitero Monumentale, il principale camposanto di Como. Le condizioni generali sono decorose – qualche pezzo di intonaco staccato, qualche muro crepato – ma alcune zone del cimitero non sono raggiungibili. E sono zone dove ci sono numerosi colombari, che magari i parenti dei defunti vorrebbero raggiungere. Lavori in corso, recita il nastro delle transenne, anche se all’interno – per il momento – non si vede nulla, attrezzo o macchinario, che possa far pensare a un cantiere.
Camerlata
Decisamente meno decorosa è la condizione di un altro cimitero cittadino, Camerlata. Nei giorni scorsi è stata lanciata una petizione online per chiedere all’amministrazione comunale di porre rimedio al degrado e all’incuria: sono state raccolte 650 firme.