Da lunedì la Lombardia diventa zona gialla, con il cambio di colore si allentano le restrizioni: dalla possibilità di pranzare e cenare nei ristoranti all’aperto, alla ripresa delle lezioni in presenza dal 70 al 100% per gli studenti.
“Nell’ultima settimana la curva dei contagi sta scendendo ma più lentamente”
“Zona gialla sì, ma con molta cautela perché i numeri sono ancora alti” avverte Davide Tosi ricercatore dell’Università dell’Insubria, che dall’inizio della pandemia ne studia l’evoluzione attraverso i numeri, e proprio grazie all’analisi di questi ultimi ne valuta i possibili cambiamenti: “I dati –sottolinea Tosi- dicono che in questa ultima settimana la curva dei contagi sta scendendo molto più lentamente rispetto alle settimane precedenti e questo vuol dire che non è possibile abbassare l’attenzione”.
“Guardando la curva dei nuovi casi giornalieri normalizzata rispetto ai numero dei tamponi medi su tutta la pandemia –continua il professore- si osserva che nell’ultima settimana c’è stato un forte rallentamento nella diminuzione dei contagi. Per quanto riguarda la scuole comincia a vedersi l’effetto della riapertura, con una risalita seppur contenuta della curva”.
“In zona gialla i positivi aumentano dell’8%”
“La zona gialla –continuai- contribuisce ad un aumento dei positivi di circa l’8%, anche in questo caso si assisterà ad una nuova ripresa dei contagi. Non bisogna dimenticare –conclude Tosi- che la Lombardia ancora oggi ha le terapie intensive occupate al 40% dai malati Covid, quindi è fondamentale continuare ad osservare le misure di protezione e le disposizioni per il contenimento del contagio”.