Contatti con casi Covid, al momento anche le persone vaccinate sono tenute a rispettare le regole della quarantena. Situazione diversa invece per gli operatori sanitari, per i quali esiste un protocollo specifico in seguito a un possibile contatto con una persona che risulti poi positiva al virus.
Le regole per il contenimento del contagio sono in continua evoluzione e potrebbero ulteriormente cambiare con il procedere della campagna vaccinale. “In questo momento se una persona che ha già effettuato la vaccinazione anti Covid entra in contatto
stretto con un caso positivo segue le stesse regole della quarantena fiduciaria in vigore per i non vaccinati – spiega Paolo Bulgheroni, direttore del dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats Insubria – Abbiamo però già presentato un apposito quesito al ministero della Salute per capire se sia possibile differenziare il percorso per le persone già vaccinate. Attendiamo indicazioni”.
Gli operatori sanitari
Un percorso diversificato invece è già in vigore per gli operatori sanitari. “Per il personale attivo nel comparto della sanità ci sono regole specifiche individualizzate – spiega Bulgheroni – In caso di contatto, in ambito personale o lavorativo, con un positivo Covid, viene avviato un percorso apposito che permette all’operatore di restare sul posto di lavoro ma in assoluta sicurezza. In assenza di sintomi, vengono effettuati tre tamponi, uno subito dopo aver accertato il contatto, uno dopo 7 giorni e uno al quattordicesimo. In assenza di sintomi, questo controllo assicura che l’operatore, naturalmente con i dispositivi di protezione, possa lavorare in sicurezza. In caso di sintomi invece ovviamente scatta la quarantena immediata”.
“Questo protocollo – conclude il dirigente dell’Ats – garantisce la continuità del servizio ma al contempo assicura che l’operatore lavori in condizioni di sicurezza, sorvegliato dal medico competente”.