Palazzetto di Muggiò, da palestra di sport per moltissimi comaschi a simbolo dell’incuria e dell’immobilismo della città.
“Non c’è alcun rimpallo di responsabilità, stiamo lavorando di comune accordo per portare a termine una serie di progetti, ognuno per la propria competenza, tra i quali anche la realizzazione del nuovo palazzetto di Muggiò”. È la risposta che arriva attraverso una nota congiunta dagli assessori del Comune di Como Pierangelo Gervasoni, Lavori Pubblici, e Marco Galli, Sport e Ambiente.
Parole che però non rispondono alla richiesta di poter effettuare un sopralluogo all’interno della struttura per verificare lo stato in cui versa l’impianto dopo anni di abbandono.
Inaugurato nel 1972 dal sindaco Antonio Spallino, la struttura di via Sportivi comaschi è chiusa dal 2013 e a oggi la sua riapertura sembra un miraggio.
Sono trascorsi cinquant’anni dalla costruzione del Centro sportivo di Muggiò, il progetto di quella che doveva diventare una cittadella dello sport nel raggio di circa un chilometro, tra Camerlata, Albate e Muggiò nel corso degli anni è miseramente naufragato.
La posizione strategica e la possibilità di parcheggi rendevano la zona il luogo ideale non soltanto per lo svolgimento di gare ma anche per gli allenamenti. Nulla di tutto questo però si è verificato: palazzetto, piscina e anche il campo Coni accumunati da uno stesso destino.
La vasca olimpionica è stata chiusa nell’estate del 2019. Necessita di importanti interventi per poter essere riaperta ma a oggi l’amministrazione comasca ancora non ha indicato quale sia il progetto da seguire per poter tornare a utilizzare l’impianto natatorio.
Il Campo Coni invece è stato ristrutturato soltanto per metà. Dopo infatti un cantiere durato ben più a lungo del previsto la pista sistemata è stata riconsegnata agli atleti ma gli spogliatoi, oggi inutilizzati a causa del Covid, presentano diversi problemi, più volte segnalati dalle associazioni sportive al Comune.
Infine, ma non da ultimo, la vicenda che riguarda il palazzetto, dal 2013 chiuso e in preda all’incuria e al degrado.
Sembra che sullo sport di Muggiò sia stata lanciata una maledizione, ma guardando anche altri luoghi della città (come ad esempio l’area Ticosa e la zona stadio), forse il destino non c’entra