Maria Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e deputata di Forza Italia, porta in Parlamento il “pranzo illegale” interrotto venerdì scorso dai carabinieri forestali nella sede della Comunità montana della Val Trompia, a Gardone Val Trompia.
La deputata in un’interrogazione chiede se il ministro dell’Interno non ritenga opportuno “trattandosi di una palese violazione delle norme, operata da dipendenti pubblici, in una sede istituzionale, attivare il competente ufficio territoriale del governo per gli opportuni controlli sull’amministrazione della Comunità montana” e “quali provvedimenti intenda assumere il ministro della Transizione ecologica per garantire il rafforzamento dei controlli contro il bracconaggio, specialmente a danno degli uccelli, e quindi il rispetto – su un territorio evidentemente “difficile” come quello lombardo – delle norme vigenti a tutela della fauna selvatica”.
Da quanto è stato ricostruito nei piatti erano finiti 65 uccellini catturati illegalmente, appartenenti a specie protette, compresi una peppola e due frosoni (particolarmente tutelati). I commensali erano circa venti tra dirigenti e impiegati dell’ente, riuniti, a quanto sembra, senza rispettare le regole anti Covid.
“Lascia stupefatti – osserva la deputata – che si abbandoni a plateali violazioni delle regole una comitiva di dirigenti e funzionari pubblici, nella sede del loro ente”.