“Non è possibile scegliere quale dei vaccini anti Covid ricevere”. Lo sottolinea l’Asst Lariana che, con la campagna di massa ormai entrata nel vivo, ribadisce le liee guida seguite dai medici che effettuano le iniezioni negli hub e nei centri vaccinali. Nella giornata di ieri, l’Italia ha registrato il record di somministrazioni, con quasi 350mila dosi. La Lombardia si prepara ad un’ulteriore accelerazione e dalla prossima settimana si aprono le prenotazioni per gli over 65.
Al momento di ogni singola vaccinazione, la scelta del farmaco viene effettuata in base alle indicazioni del ministero della Salute e della Regione. “Come da linee guida – sottolinea l’Asst Lariana – il vaccino a vettore virale AstraZeneca, ora denominato Vaxzevria, è quello offerto di routine ai soggetti di età uguale o superiore a 60 anni, ad eccezione dei pazienti che rientrino nelle categorie degli estremamente vulnerabili e disabili gravi, previsti da apposite tabelle dettagliate. Per queste categorie è appropriato offrire un vaccino a Mrna, Pfizer o Moderna. Questi farmaci sono offerti anche a tutti i soggetti di età compresa tra 16 e 59 anni il primo e tra 18 e 59 anni il secondo”.
“Nel rispetto del principio di appropriatezza d’uso – continua l’Asst Lariana – nelle fasce di età e condizione clinica in cui è raccomandato il vaccino AstraZeneca non è previsto che il vaccinando possa scegliere di ricevere un farmaco diverso. Gli operatori dei centri vaccinali hanno l’obbligo e il dovere di fornire informazioni scientificamente corrette, consapevoli che, anche per questa tipologia di vaccino, il rapporto rischio beneficio è a favore del beneficio e lo è sempre più al crescere dell’età del soggetto”. “Eventuali rifiuti – conclude l’Asst Lariana – potranno essere gestiti e riprogrammati solo al termine della campagna vaccinale, secondo le disponibilità di vaccini ed ulteriori eventuali aggiornamenti tecnici sul loro utilizzo”.
Le segnalazioni
Le indicazioni d’uso dei vaccini sono stabilite da Ema e Aifa, l’ente del farmaco europeo e italiano. Sul sito di Aifa è possibile anche consultare il report integrale sulla farmacovigilanza sui vaccini. I singoli cittadini, come gli operatori sanitari, possono sempre segnalare le sospette reazioni avverse a farmaci o vaccini.
Le nuove prenotazioni
Nell’ultima settimana, sul Lario sono state somministrate oltre 10mila dosi di vaccino anti Covid. Da lunedì, tutti i cittadini lombardi al di sopra dei 65 anni potranno fissare l’appuntamento per l’iniezione.