La parola d’ordine è gradualità. Il governo ha deciso di far ripartire numerose attività dal 26 aprile, ulteriori tappe sono già state fissate fino al 1° luglio.
Spostamenti
Consentiti gli spostamenti tra le regioni in fascia gialla mentre c’è una novità che riguarda chi deve raggiungere una regione di colore diverso: se non sussistono motivi di lavoro, salute o necessità, servirà un certificato – un pass, è stato detto – che attesti di essere vaccinati o di aver fatto un tampone, risultato negativo, nelle 48 ore precedenti il viaggio o di essere guariti dal Covid. Sarà il decreto a stabilire se sia sufficiente l’attestazione o se servirà un apposito documento dell’autorità sanitaria. Il pass darà anche accesso a eventi culturali e sportivi.
Il decreto sarà firmato la prossima settimana dal presidente del Consiglio, Mario draghi, e fisserà le date e le regole.
Una conferma c’è già: resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
Ristoranti, sport, musei e scuole
Per quanto riguarda le attività economiche, sportive e culturali nelle zone gialle si riparte ma per ora solo all’aperto. Bar e ristoranti che hanno i tavoli all’esterno sono i primi a ripartire con pranzi e cene. Restano asporto e domicilio.
Possibile anche praticare sport all’aperto non solo individualmente, ma anche calcetto, basket e tennis. Cinema e teatri riaprono sempre rispettando le distanze e con una capienza limitata.
Musei, mostre e parchi archeologici saranno aperti con ingressi contingentati, prenotazioni e linee guida ben precise.
Sul fronte scolastico dal 26 aprile in zona gialla e arancione tutti gli studenti tornano in classe, soltanto nelle regioni rosse per gli alunni delle superiori è prevista una percentuale di didattica a distanza.
Saranno i dati del monitoraggio del 23 aprile a stabilire quali regioni cambieranno colore e passeranno in fascia gialla. La Lombardia guarda a questa data con fiducia.