La Svizzera anticipa l’Italia di una settimana e da lunedì avvia un programma di progressive riaperture. Un “rischio sostenibile” secondo il Consiglio federale, nonostante i numeri non siano del tutto confortanti.
Dal 19 aprile bar e ristoranti potranno riaprire le loro terrazze, a condizione che siano rispettate regole quali l’obbligo di consumare stando seduti, la limitazione a quattro persone per tavolo, l’obbligo di registrare i dati di contatto di tutti gli avventori e di mantenere una distanza di 1,5 metri fra i tavoli o di installare tra loro pareti divisorie.
Sport e cultura
Le strutture ricreative e del tempo libero potranno riaprire gli spazi interni analogamente ai negozi e ai musei. Con precise restrizioni, saranno consentite manifestazioni in presenza di pubblico. Il numero di spettatori è limitato a 100 persone all’aperto e a 50 al chiuso. Possono ripartire, con un massimo di 15 persone, anche manifestazioni quali le visite guidate nei musei, le riunioni dei membri di associazioni o altri eventi nel settore ricreativo e del tempo libero.
Le prescrizioni per le attività sportive e culturali sono allentate anche per gli adulti nel settore amatoriale, per singole persone e per i gruppi con fino a 15 persone. A queste condizioni sono nuovamente ammesse anche le competizioni. Resta il divieto di praticare sport con contatto fisico al chiuso.
L’intervento di Alfieri
Sulla situazione oltreconfine interviene il senatore del Pd Alessandro Alfieri. “Da alcune settimane siamo al lavoro con i ministeri competenti per riuscire a programmare in sicurezza la riapertura delle frontiere con la Confederazione Elvetica in modo da far ripartire tutta l’economia di frontiera duramente colpita dalle restrizioni – dice – Ho presentato un ordine del giorno ad hoc al Decreto sostegni che, se approvato, consentirà l’ingresso in Italia dei cittadini svizzeri, in una fascia entro i 20 chilometri dal confine, senza la necessità di dover eseguire il tampone. Una misura analoga a quella in vigore oggi per i nostri frontalieri e fondamentale ad esempio per settori come commercio e ristorazione”.