Una commissione di inchiesta per capire cosa sia realmente accaduto nella delicata questione che riguarda il bando per la bonifica della “cella 3” nell’area ex Ticosa di Como.
La richiesta arriva dalle opposizioni comunali pronte a presentare già nei prossimi giorni il documento per l’istituzione di un tavolo. L’obiettivo è fare chiarezza sulla vicenda, capire perché siano stati commessi degli errori e soprattutto acclararne le responsabilità. La proposta di creare una commissione ad hoc per fare luce sulla vicenda della gara di appalto arriva da quasi tutte le forze di opposizione presenti in consiglio comunale, eccezion fatta per il gruppo politico Civitas che ha fatto sapere che non parteciperà al voto, sostenendo che la politica debba fare un passo indietro rispetto alla vicenda della gara per i lavori di bonifica, in quanto “ogni azione basata su reazioni emotive o di opportunismo potrebbe solo recare ulteriore danno”.
Intanto proseguono le adesioni alla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore all’Ambiente Marco Galli, lanciata dal consigliere Alessandro Rapinese. Il Partito democratico sosterrà il documento. Un passo indietro dell’assessore era stato chiesto nei giorni scorsi anche da Svolta Civica. Adesso dunque si passa alla verifica sui numeri: capire se tra minoranze, che si presume possano essere compatte, e scontenti della maggioranza si possa centrare l’obiettivo del 50% dei voti più uno necessari per far passare la mozione, tenendo comunque presente che la parola finale, a prescindere da ogni espressione dei consiglieri, spetterà sempre al primo cittadino.