Pasticcio bonifica Ticosa di Como, il bando uscito dagli uffici comunali è sbagliato. Un errore di cui al momento nessuno risponde nonostante la conseguenza è evidente: tempi e costi aumentati e non da ultimo l’area che resta abbandonata senza ancora un destino.
È slittato infatti l’ennesimo passaggio di una bonifica infinita: l’ultima porzione di terreno la cosiddetta “cella 3”, l’area che si trova dietro all’edificio della Santarella.
Nei giorni scorsi il Comune aveva fatto sapere di aver avviato il procedimento di annullamento della procedura di gara. La causa: “vizi nella documentazione del bando indetto a febbraio 2020”, come riporta una nota Palazzo Cernezzi. Si tratta di errori rilevanti di carattere sia formale (come la mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di modifiche essenziali ai documenti di gara intervenute nel corso della procedura) sia sostanziale (erronea configurazione dei requisiti di legge previsti per lo smaltimento di rifiuti speciali).
Si potrebbe parlare di una responsabilità concorsuale, perché al bando hanno lavorato due settori specifici del Comune: Appalti e Ambiente ad oggi guidati rispettivamente da Andrea Romoli Venturi e Rossana Tosetti. Tra cambi di dirigenza, tecnici che hanno lasciato la città e spostamenti di uffici al bando per affidare i lavori di bonifica dell’area Ticosa hanno messo mano diverse persone. Un errore dunque “concorsuale“, sul quale al momento non si riesce a individuare i responsabili. Gli uffici tecnici non rilasciano spiegazioni sull’accaduto mentre la politica promette di svolgere delle verifiche interne per capire cosa sia realmente accaduto e nel caso indicare le responsabilità.
Intanto la realtà è l’unica in grado di restituire la vera immagine di cosa sta accadendo: un anno perso e tutto ancora fermo, con un’amministrazione impantanata nell’annosa questione che riguarda l’ex Ticosa di Como.
Mi sembra semplice, a me hanno insegnato che la colpa è di chi comanda quindi basta prendere i dirigenti al momento della pubblicazione del bando e il gioco è fatto, se eventualmente non avessero controllato il lavoro iniziato dai loro predecessori c___i loro.